Thailandia

Bangkok – nota anche come “la città degli angeli” – è una vorticosa metropoli di cemento e inquinamento. Eppure, sotto quest’immagine poco seducente, si cela una città vitale cui è difficile resistere.
Al centro di Bangkok sorge la cappella reale del Grand Palace, è detto anche il “Tempio del Buddha di Smeraldo” Perchè ospita la statua dell’Illuminato più venerato della Thailandia: una piccola opera, alta meno di settanta centimetri, realizzata in giada verde.

Thailandia del Nord, terra di tribù montanare e del leggendario Triangolo d’Oro. In questa lussureggiante regione, racchiusa tra il Myanmar (la Birmania) ad ovest e il Laos a Nord ed a Est, ci si imbatte in spettacolari montagne, fertili vallate fluviali, incantevoli cascate, gole calcaree e vedute mozzafiato che sfidano quasi ogni altra cosa si possa ammirare in tutta l’Asia sudorientale. Anche la sua storia è peculiare: anticamente detto Lanna, il “Regno del milione di risaie”, fu una delle culle della civiltà Thai, con la sua capitale Chang May.

La città è bellissima, e piena di cose da vedere: i campi degli elefanti, i templi sulle colline, gli allevamenti di farfalle e d’orchidee, le tribù delle montagne, le seterie, le argenterie, le fabbriche d’oggetti d’artigianato (notevole la tecnica con cui decorano i vasi con i gusci delle uova). La leggenda narra che la città di Chang Ray venne fondata nel punto in cui uno degli elefanti favoriti di re Mengray si era arrestato in riva al Kok, aveva compiuto tre giri su se stesso e si era infine inginocchiato: il sovrano lo considerò un segno di buon auspicio e ordinò di costruire una grande città sulle sponde del fiume. La notorietà di Chang Ray è dovuta alla prossimità con il famigerato Triangolo d’Oro. Si tratta di una montagna oggetto di particolare venerazione per il tempio del X secolo che vi sorge, “Wat Phra That Doi Tung”, in cui si conserverebbe un frammento della clavicola sinistra del Buddha.
Non tutto in Thailandia, però, è nel segno del Buddha. Sulle Montagne del Nord sono stanziate ben seicentomila persone, arrivate dal sud della Cina, dal Laos e dalla Birmania, che hanno mantenuto le proprie tradizioni. Fra questi i Meo, i re dell’oppio, che vivono in villaggi circondati da coltivazioni di papavero, alimentando in gran parte il traffico mondiale dell’eroina.
Al confine con la Birmania e la Thailandia si estende la terra delle “Donne Giraffa”. Il collo, gli avambracci e le gambe delle giovani, non appena raggiungono la puberta, sono rinserrati in anelli d’ottone. Anno dopo anno vengono aggiunti anelli fino a quando, al momento del matrimonio, il loro collo sarà lungo venticinque centimetri. Una pena terribile è riservata alla donna adultera: le vengono tagliati gli anelli che porta al collo e questo provoca la sua morte per soffocamento, in quanto le vertebre non sono più in grado di sostenere il peso.
Di primo mattino, quattro elefanti appositamente addestrati con i loro Mahavat passano a prenderci al villaggio: questi bestioni arrivano a pesare una tonnellata e sono considerati i re della giungla , ma da anni non vengono più utilizzati come animali da lavoro. In groppa al pachiderma, il mondo intero ondeggia da una parte all’altra come se si fosse ubriachi. Da una radura nei pressi del villaggio il sentiero si snoda lungo il fiume, schiudendo struggenti paesaggi. Quando sbuchiamo fuori dalla foresta, il sole è già alto nel cielo. I conduttori dei nostri elefanti si sforzano di impedire ai loro pupilli di divorare la vegetazione lungo il sentiero. Alla fine, dopo due ore di marcia, gli animali si arrestano, inginocchiandosi per consentirci di scendere e riguadagnare la terra ferma.

Koh Samui
E’ la terza più grande isola della Thailandia, con una superficie di oltre 280 chilometri quadrati e una popolazione di 34.000 persone. Per lo più montuosa, si dice sia la più grande piantagione di palme da cocco del mondo e la vita economica degli abitanti dipendeva esclusivamente da questa coltura fino all’arrivo dei primi turisti negli anni settanta. Il suo litorale è costellato di spiagge bellissime, come le famose Chaweng, Lamai, Bophut e Maenam. Al suo interno, invece, domina la foresta tropicale e si snodano colline, che raggiungono i 600 metri d’altezza.
Un vacanza a Samui è un’esperienza indimenticabile. L’isola non ha traffico, ma solo spiagge di sabbia bianca, mare azzurro ed è piena di ristoranti dove gustare la stuzzicante cucina thailandese, oltre a specialità tipiche della cucina internazionale.
La spiaggia di “Chaweng” è senza dubbio la più frequentata e quella che più pullula di vita, una striscia di sette chilometri in cui si alternano i migliori hotel, bar, ristoranti, discoteche e negozi dell’isola. Al centro di Chaweng si svolge la vita notturna, tra i locali tradizionali di musica thailandese, o di musica jazz, rock, reggae, sempre aperti fino all’alba. Il Grande Buddha Si tratta di una statua raffigurante il Buddha alta 12 metri, di grande significato religioso a Samui dove il 98% degli abitanti è buddista. La statua si erge sull’isolotto di Koh Fan, sulla costa nord dell’isola, da dove si gode una delle più suggestive viste panoramiche al tramonto; collegato alla terraferma da una strada sterrata. E’ possibile inoltre visitare il Buddha che ride atteso come prossimo Buddha sulla terra. C’è chi afferma che pregando il Grande Buddha si vedranno realizzati i propri desideri.

Koh Tau
A circa due ore da Ko Pha-Ngan ed a circa quattro ore da Koh Samui c’è Koh Tao, un vero paradiso per chi intende praticare snorkelling o attività subacquee.
Proprio a causa della bellezza del suo mare e dei suoi fondali, quest’isola si è trasformata in breve tempo in una base per decine di diving centers che, collegati alla maggior parte delle strutture alberghiere, hanno ormai il completo controllo della ricettività e dei prezzi.
Se non amate gli sport subacquei, dubito che quest’isola faccia al caso vostro, potrete provare, ma molte recenti segnalazioni indicano che non è facile trovare una sistemazione alberghiera se non associata ad una serie di immersioni a pagamento.